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Nei mesi di Aprile e Maggio 2015 , si è tenuto a Montecilfone, paese capofila degli Sportelli Linguistici Arbëreshë del Molise, un  corso di formazione per dipendenti comunali, esteso anche a tutta la popolazione interessata.

 

Il corso ha avuto la durata di 50 ore ed è stato ricco di informazioni di carattere linguistico, storico e culturale. I docenti, nelle persone della prof.ssa Fernanda Pugliese, del dott. Genti Bedalli, da Tirana, e dalla dott.ssa Pinuccia Campofredano, addetta agli Sportelli Linguistici, si sono adoperati nell’insegnamento della grammatica, della letteratura, della storia degli Arbëresh, il tutto arricchito da curiosità sulle nostre tradizioni popolari legate al passato storico.

 

Il corso è partito da un livello base di alfabetizzazione fino al raggiungimento di un livello medio-avanzato. La classe era formata da allievi di livello non omogeneo ma tutti attenti al raggiungimento degli obiettivi previsti dal corso.  I risultati ottenuti sono stati, dunque,molto apprezzabili.

 

Il corso si è concluso con un test finale che comprendeva esercizi di grammatica (formulazione di frasi), una composizione e un dettato.

 

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Torna a Portocannone, su iniziativa degli Sportelli Linguistici Arbëreshë del Molise, il Maggio dei Libri, la campagna nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con l'Associazione Italiana Editori, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO. La campagna si avvale inoltre del supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell’Unione delle Province d'Italia e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

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Il signor Alfredo Lattanzi, campomarinese doc ci ha lasciati ', 'Appena lo scorso 5 gennaio aveva festeggiato il suo invidiabile genetliaco, ben 105 anni di età, salutato dai famigliari, da tutta la Comunità e dall’Amministrazione.Lucido,sorridente, il nonno di Campomarino e del Molise ha vissuto una esistenza piena ed intensa non facendosi mancare nulla. Anche la collaborazione con gli Sportelli Linguistici Arbëreshë del Molise. Zio Alfredo infatti è stato tra gli informatori del Dizionario Polinomico e Sociale Italiano Arbëresh. Il testo di prossima pubblicazione raccoglie lemmi idiomi e locuzioni dell’ Arbëresh di Campomarino e delle altre tre realtà di minoranza albanofona Portocannone Montecilfone ed Ururi. Angela Carafa

 

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Gli Sportelli Linguistici Arbëreshë hanno ideato, organizzato e preso parte ad un evento culturale in Villa Badessa, piccolo centro di lingua, rito e tradizioni Arbëreshë in provincia di Pescara.
La comunità Arbëreshe di Villa Badessa (Badhesa nella lingua di minoranza) ha origini più recenti rispetto alle comunità molisane di minoranza Arbëreshe, in quanto gli stanziamenti avvennero nel 1743. Nonostante nella piccola comunità di Badhesa sia quasi scomparsa la parlata Arbëreshe, l’Associazione Culturale “Villa Badessa” da anni si adopera per il recupero e la valorizzazione di tutti i tratti culturali Albanesi, tra cui, appunto, la lingua.  Molto importante è il complesso rito greco-bizantino, ancora utilizzato nelle cerimonie liturgiche nella piccola chiesa dedicata a S. Maria Assunta, dove si conserva una ricca iconostasi, a testimonianza di un legame della ritualità con quella delle origini. Una rappresentanza degli Sportelli Linguistici Arbëreshë, nelle persone delle dott. Campofredano Pinuccia e Di Rosa Ester, ha preso parte alla ricca giornata di eventi di Villa Badessa, iniziata con la celebrazione liturgica in rito greco-bizantino e proseguita con una serie di  attività, culturali e non, volte ad arricchire le comunità Arbëreshe, quelle molisane e quella abruzzese.  Per l’evento è stato coniato lo slogan “Vimi e ju gjemi Badhesë. Rimi bashkë” per sottolineare l’importanza di uno scambio culturale e linguistico concreto. È stata altresì creata una locandina dell’evento, che ha avuto luogo il giorno 28 Settembre. La locandina è stata affissa negli uffici dei quattro Sportelli Linguistici comunali e nella piazza di Villa Badessa. La giornata di festa ha avuto il suo culmine nell’evento “Sfida della zucca gigante”, giunta alla terza edizione, che ha visto partecipi zucche di ogni forma e dimensione. Molto piacevole è stata l’idea della tombolata che ha visto compartecipi le sportelliste Arbëreshë molisane in qualità di animatrici in lingua Arbëreshe. L’intera popolazione di Villa Badessa e i visitatori arrivati in occasione della “Sfida della zucca” hanno “curiosato” con vivo interesse nel box riservato agli Sportelli Arbëreshë del Molise e dimostrato attenzione e coinvolgimento verso la lingua e le tradizioni delle comunità Arbëreshë del Molise, nonché verso i lavori degli Sportelli. L’associazione culturale, che da anni si propone di valorizzare la cultura Arbëreshe della piccola comunità abruzzese, nonché tutta la popolazione, hanno accolto con vivo entusiasmo la visita degli Sportelli Arbëreshë del Molise, rendendoli attivamente partecipi alla ricca giornata di eventi. La giornata si è conclusa con un ricco buffet, uno scambio di doni e con la promessa di rafforzare i legami tra le comunità presenti.

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Il giorno 4 gennaio 2015 presso la splendida cornice di Palazzo Manes si è svolto il convegno Këngë me fjalë, fjalë me këngë.

Il giorno 4 gennaio 2015 presso la splendida cornice di Palazzo Manes, si è svolto il convegno Këngë me fjalë, fjalë me këngë , il quale rientra tra gli impegni dello Sportello linguistico del Comune di Portocannone, servizio istituito nell’ambito del Progetto Unico regionale finanziato dal Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso i fondi messi a disposizione dalla Legge 482/1999 sulle “Norme per la tutela delle minoranze” che "prevede piani d''intervento atti a favorire, sostenere e tutelare le lingue minoritarie e a difendere ed appoggiare iniziative volte allo studio, alla diffusione e alla conservazione delle tradizioni culturali di tali comunità". La serata, seguita da un numeroso ed interessato pubblico, è stata aperta dall''intervento della dott.ssa Mancini, addetta allo Sportello Linguistico di Portocannone che in funzione di moderatrice, ha effettuato i saluti di rito ed ha presentato i relatori presenti.Il primo intervento è stato quello del Sindaco di Portocannone il quale ha sottolineato l''importanza e i lavori svolti dallo Sportello Linguistico nel corso degli anni, non tralasciando però una velata critica nei confronti del sistema organizzativo degli sportelli stessi.E'' stata poi la volta della Prof.ssa Fernanda Pugliese, Responsabile Scentifico degli Sportelli Linguistici Arbëreshë del Molise, che ha illustrato le modalità di sviluppo nei vari anni di lavoro degli Sportelli rispondendo anche alle critiche mosse dal primo cittadino.La Prof.ssa ha anche tenuto a precisare che l'' obiettivo principale degli Sportelli è quello di incentivare, presso le giovani generazioni, la lingua arbëreshe scritta e parlata dei nostri paesi di minoranza.Ha poi preso la parola la dott.ssa Occhionero Manes, operatrice dello Sportello locale, la quale, dopo aver presentato i risultati ottenuti nelle varie attività svolte, ha ribadito che lo Sportello si occupa di valorizzare nonché divulgare attraverso iniziative culturali pianificate, anche in collaborazione con gli Sportelli degli altri paesi di minoranza (Campomarino, Montecilfone, Ururi) e di salvaguardare tutto ciò che in una parola costituisce la propria identità etnica, le particolarità che la riguardano, individuandole nel novero di quel patrimonio comune che caratterizza chi è nato, vissuto o ancora vive nei paesi di minoranza.Ma il convegno non sarebbe stato completo senza la presenza della dott.ssa Pignoli del Laboratorio di Albanologia dell''Università della Calabria, la quale con l''aiuto di slides e di supporti audio ha tenuto una lezione sull''origine della lingua arbëreshe.La Pignoli ha proceduto facendo ascoltare due rapsodie dalla viva voce di due anziani, uno originario di Santa Sofia D''Epiro e l''altra di Portocannone, evidenziando in esse i prestiti dalla lingua italiana. La sua pregiata lezione è stata apprezzata e stimata dai presenti come un prezioso tassello nel mosaico del quadro culturale di Portocannone.Il convegno si è concluso dopo che alcuni astanti, tra cui il Prof. Agresti dell''Università di Teramo, hanno esposto i loro dubbi e le loro domande riguardo l''intervento della dott.ssa Pignoli evidenziando che la lingua arberëshe è l’anima del nostro popolo ed è solo la punta di un iceberg che alla sua base nasconde un patrimonio immenso di tradizioni, cultura, storia, poesia, sentimenti e passioni umane.Anche se quella che abbiamo ricevuto non è, logicamente, una lingua completa, sufficiente ad esprimere tutte le situazioni che sono proprie di questo tempo, è ugualmente importante difenderla e diffonderla. E'' veramente fondamentale che oggi questa cultura, che affonda le proprie radici nella notte dei tempi, venga valorizzata e tutelata, con il continuo impegno degli Sportelli Linguistici anche attraverso l''organizzazione di questi eventi culturali che hanno lo scopo di far prendere consapevolezza di un passato glorioso di cui si deve andare fieri e per cui appassionarsi, facendo capire quanto ciò sia importante per sentirsi partecipi della nostra cultura.

 

 

Sportello Linguistico

Lo Sportello Linguistico Regionale(SLR) per le minoranze linguistiche storiche del Molise, nasce per tutelare le comunità di lingua e cultura Arberesche;  (Campomarino-Motecilfone-Portocannone-Ururi) e quelle di lingua e cultura Croata (Acquaviva Collecroce-Montemitro-San Felice del Molise)