L'escursione del 3 settembre, presso il bosco Corundoli a Montecilfone, ha rappresentato un momento prezioso e di arricchimento culturale.
Nei pressi della "Shpea", tanto cara al sig. Toni Vincelli del gruppo speleologico di Guglionesi che ha partecipato all'escursione e che ha accennato ad un progetto esplorativo della stessa, la prof.ssa Fernanda Pugliese ha rapito tutti con la lettura di un passo del suo romanzo "Ripeti con me" che è ambientato proprio nel bosco Corundoli.
"Zonja Tomazine" è un canto popolare arbëresh che parla di brigantaggio e dei luoghi di rifugio dei briganti. Tale doveva essere allora il bosco di Montecilfone , "një bosk i zezi, un bosco nero" , dove trovavano rifugio i briganti della zona . Nel canto si parla della "Shpea"di Corundoli, un antro aperto con un intricato percorso interno, interrotto da una uscita che secondo la tradizione orale si troverebbe in un luogo non ben identificato nella piana del fiume Biferno.
La protagonista del passo, Zonja Tomazine, segue i briganti e trova rifugio appunto nel bosco di Montecilfone, dove "Kezen, kezen e ndhe shihiet ju, sa kezen mir/ balla, balla e se vedeste voi quanto bene balla".
Proprio per omaggiare il bosco Corundoli, prezioso non solo per il suo alto valore naturalistico ma anche culturale, è stato prodotto un documento, una "Besa" con la quale ci si impegna a preservarne autenticità e bellezza.
Duaj mir Pyllën a Kurunus ashtù si isht dhe lej si a gjen
( Ama il bosco di Corundoli così com’è e lascialo come lo trovi)
1. MOS STRUJO’ NATYRËN , QEI RËSPEKT
( Non distruggere la natura, porta rispetto)
2. RRI QETU
( Fai silenzio)
3. SHKO KU JAN SHTEGËT
(Segui i sentieri)
4. MOS LÉ SINJE KU SHKON
( Non lasciare tracce dopo il tuo passaggio)
5. MOS ZËH ZIARME
(Non accendere fuochi)
6. KURUNUS MOS I VIDH T Ë MIRËT DHE BUKURIT
( A Corundoli non rubare il buono e le bellezze)
Kurunua isht gjah shpia yote
(Corundoli è come la tua casa)